É tempo di vendemmia per Tommasi Family Estates!

Il 18 agosto Tommasi ha dato ufficialmente il via alla vendemmia 2020, iniziando dalla tenuta Caseo in Oltrepò Pavese con il Pinot nero per la base spumante.  

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Il rito della vendemmia è per la famiglia Tommasi un appuntamento che vede diverse date di avvio, in ragione delle zone di produzione e delle cantine del gruppo: ben sei, da Nord, al Centro, al Sud. Ecco perché, seguire prospettive ed andamento della vendemmia in casa Tommasi, significa monitorare buona parte dello scenario vitivinicolo italiano, con le sue aspettative, collegate logicamente agli avvenienti climatici e tecnico-produttivi dell’annata.

Giancarlo Tommasi, enologo del gruppo, a questo proposito ha dichiarato:
«
Il 18 agosto, abbiamo iniziato la vendemmia in Oltrepò Pavese: splendida giornata e splendida raccolta!  Abbiamo monitorato giorno dopo giorno anche la fase finale di maturazione del Pinot Grigio della nostra Tenuta Prunea in Vapolicella Classica e la cui raccolta è iniziata il 26 agosto. Mentre per il Vermentino di Poggio al Tufo, come per il Fiano di Surani la vendemmia è iniziata la prima settimana di settembre. Monitorando giorno per giorno la maturazione delle uve, nella Tenuuta Le Fornaci raccogliamo le uve le per il Lugana dal 14 settembre.»

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«Per quanto riguarda la previsione sui volumi di produzione – precisa Giancarlo Tommasi –ipotizziamo realisticamente un calo del 10% circa rispetto all’anno precedente per Surani, mentre per Poggio al Tufo la riduzione dovrebbe essere del 5%. Per Casisano siamo in linea con i volumi dell’anno scorso, anche perché siamo molto rigorosii nel controllare tutte le fasi del ciclo vegetativo della pianta per ottenere le rese previste dal disciplinare del Brunello di Montalcino. Anche tenuta Caseo sta registrando gli stessi volumi dell’anno precedente. Per la Valpolicella Classica siamo in linea con il nuovo disciplinare delle rese per ettaro della vendemmia per le uve dell’Amarone: più basse per garantire ancora maggiore qualità. Infine il Lugana, che si conferma con gli stessi valori dell’anno precedente con una resa volutamente inferiore rispetto a quanto richiesto dal disciplinare»

«In linea generale, quindi, potremo raggiungere in tutte le nostre tenute un livello qualitativo certamente alto. Questo scenario è frutto di scelte precise, che abbiamo fatto, anche in controtendenza rispetto al mercato: contenere la resa per ettaro, applicando in modo molto scrupoloso i disciplinari delle nostre denominazioni più importanti anche alle altre aree meno prestigiose. Più denominazioni quest’anno hanno subito un calo delle rese, non solo l’Amarone. Noi abbiamo deciso di puntare su una maggiore selezione delle gemme, privilegiando la qualità di frutto, a livello agronomico, fino dalle prime fasi del ciclo vegetativo.»

Da Emiliano Falsini e Fabio Mecca Paternoster, i responsabili rispettivamente di Casisano e Poggio al Tufo e Paternoster e Surani, arrivano interessanti approfondimenti sugli andamenti delle singole produzioni.

Casisano – Montalcino Toscana – In termini di andamento climatico, questa annata fino ad oggi si è presentata nel migliore dei modi. La stagione vegetativa è iniziata con un leggerissimo anticipo ed è proseguita senza grossi eventi climatici di rilievo fino ad oggi. Si è avuta una primavera regolare e mite, solo negli ultimi giorni di luglio le temperature hanno avuto un innalzamento importante che però ad oggi non ha assolutamente compromesso lo sviluppo ottimale e la maturazione delle uve. Non si sono quindi avuti stress idrici e anche la produzione è regolare. Al momento è da considerare un’annata classica con ottime prospettive qualitative. Se agosto e settembre mantengono un andamento regolare, si prospetta un’annata di grande interesse che, per l’andamento climatico avuto finora, ricorda in parte quella del 2015.

Poggio al Tufo – Maremma Toscana. Probabile inizio raccolta delle uve per i vini rossi da metà settembre. Poggio al Tufo stima una produzione leggermente inferiore rispetto a quella del 2019 del 5-10%. Grazie a una primavera regolare e con una buona distribuzione delle piogge, la vite ha raggiunto un buon equilibrio vegetativo, senza particolari problemi di fitopatie.

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Paternoster – Basilicata – Si è rilevato un ottimo andamento vegetativo: le piogge sono cadute al momento giusto, intervallandosi sempre una decina di giorni l’una dall’altra, favorendo un corretto assorbimento da parte delle piante e una lineare attività vegetativa della vite. Non ci sono stati problemi fitosanitari ed ora, inizia una timida fase di invaiatura che ci fa pensare ad una vendemmia per fine ottobre. Altro dato molto importante per la qualità delle uve sono state le escursioni termiche tra il giorno e la notte, ben presenti già da fine luglio, cosi da dare turgore al grappolo.

Surani – Puglia – A livello quantitativo la produzione di questa annata è stata influenzata da una gelata che ha fortemente compromesso la fase di fioritura, in particolare per il Primitivo, così da avere basse rese a favore di una grandissima qualità. Non si sono rilevati problemi fitosanitari e l’andamento stagionale è stato corretto e lineare: il grande caldo è stato ben presente, ma il vento fresco di sera e le piogge frequenti, mai intense, hanno sempre aiutato la vite ad affrontare ogni fase fenologica.