Valpolicella, Tommasi

“La vendemmia 2023 da poco conclusa in Valpolicella (sia zona Classica che Orientale), metterà in luce le vere capacità viticole ed enologiche di ogni azienda.”, dichiara Pierangelo Tommasi, presidente di Famiglie Storiche ed Executive Director di Tommasi Family Estates.

“Saranno premiati, infatti, coloro che hanno avuto le conoscenze per gestire al meglio il vigneto in una stagione impegnativa ed altalenante, con una primavera molto piovosa e temperature sotto la media mentre i mesi centrali, in particolare in agosto, sono stati molto caldi.

Il finale di stagione, a partire da settembre e quindi il periodo vendemmiale, è stato ottimo, privo di piogge; un cambio climatico positivo ed importante, con caldo di giorno e notti molto fresche, fattori che hanno contribuito a far maturare le uve, con un rapido incremento degli zuccheri ed un notevole aumento delle sostanze fenoliche.”, continua Tommasi.

“Da previsioni vendemmiali poco entusiasmanti, ci dobbiamo ritenere soddisfatti con rese nella media o leggermente inferiori e sicuramente una buona-ottima qualità del prodotto. Le uve per la produzione di Amarone e Recioto sono nei fruttai in appassimento. Nella speranza di un inverno freddo e con bassa percentuale di umidità, fuori i grappoli si formano e dentro si trasformano. Per un bilancio più completo della vendemmia 2023 dobbiamo quindi attendere sino a gennaio al termine dell’appassimento”.

Montalcino, Casisano

“L’annata 2023 è stata piuttosto complessa: sbalzi termici e temperature molto calde hanno causato un rallentamento nella maturazione delle nostre uve Sangiovese ma, nonostante le abbondanti piogge di inizio estate, le previsioni sono per una buona annata. I venti che soffiano in alta quota sulle colline di Montalcino, dove è situata la tenuta Casisano, hanno infatti giocato un ruolo fondamentale per la sanità delle uve, che hanno raggiunto la perfetta maturazione tra la fine di settembre e la metà di ottobre”.

“A Casisano la vendemmia è tornata in autunno inoltrato, come una volta. Dopo i fenomeni atmosferici della scorsa primavera, le viti si sono protette e hanno rallentato notevolmente la loro maturazione. Questo meccanismo naturale e le giornate soleggiate di fine estate ci hanno regalato uve di ottima qualità e grappoli spargoli mentre l’escursione termica ha assicurato colore, fragranza e un ottimo contenuto zuccherino. Il 2023 è sicuramente meno ricco in quantità, ma la qualità è indiscutibile”, dichiara Giancarlo Tommasi, enologo e direttore tecnico di Tommasi Family Estates.

Vulture (Basilicata), Paternoster

“La primavera ha visto numerosi giorni di pioggia intensa, che non hanno facilitato la nostra attività in vigna. In seguito, l’estate rovente ha reso ancor più complicato il lavoro. L’aspetto positivo è stato avere un diradamento naturale, quindi pochi grappoli però di ottima qualità.” Così afferma Fabio Mecca, enologo della cantina Paternoster.

“Ottobre, caldo e soleggiato, ha dato l’ultimo tocco per avere un’eccellente qualità delle uve. Certo è che se il caldo dovesse essere negli anni prossimi così violento, come lo è stato quest’anno, ci saranno da rivedere un bel po’ di cose: la nostra è una vendemmia del tutto manuale e ci dovremo adattare al cambiamento climatico”.