Granara, il Chiaretto Bardolino
È di questi giorni la notizia del Consorzio Bardolino che il Chiaretto ha chiuso il primo trimestre del 2020 con un balzo in avanti del 21,1% di produzione rispetto ai primi tre mesi del 2019, confermandosi sempre più come leader dei vini rosa italiani.
La domanda da parte dei consumatori, in particolare in questa fase delicata, è quella di vini di pronta beva con un ottimo rapporto qualità/prezzo, capaci di esprimere una precisa identità e una qualità molto affidabile.
Il Granara Chiaretto Bardolino con la sua nuova veste vuole risponde a questo tipo di richiesta.
La bottiglia dell’annata 2019 si presenta con un restyilng che ha voluto esaltare l’identità classica del marchio Tommasi, che ricolloca il Chiaretto con il Bardolino ed il Custoza in linea con l’immagine storica di Tommasi in linea con un design più familiare.
Rosa cipria chiaro e brillante, il Chiaretto Granara si apre con gradevoli profumi di fiori di campo, di agrumi e piccoli frutti rossi.
Al gusto è delicato, con una rinfrescante nota fruttata di agrumi e mela verde e una vena sapida, che rende la beva irresistibilmente golosa.
Le uve corvina, rondinella e molinara sono raccolte nella tenuta Fossa Granara, nel comune di Castelnuovo del Garda.
Dopo 12 ore di macerazione sulle bucce in vasche d’acciaio, il vino affina circa 5 mesi sempre in acciaio.
Ottimo con tutti i piatti freschi come insalate di riso, caprese, prosciutto e melone, insalata di pollo, carpaccio di manzo.
Noi consigliamo di provarlo in tutte le stagioni con la pizza, le fritture di pesce, i formaggi morbidi o il sushi.
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