Alexander Peartree, della rivista Wine Enthusiast, ha scritto un interessante articolo sulla regione vinicola del Vulture.
“Nella provincia più settentrionale della Basilicata, che si estende dall’arco dello stivale d’Italia, si trova una zona montuosa e selvaggia. Ricorda le vivaci Alpi del nord più che i climi caldi e meridionali.
Lì, ancorato intorno al vulcano spento del Monte Vulture, c’è un mosaico di antiche città sparse tra le colline ondulate, che ospitano alcuni dei vini più emozionanti d’Italia”.
La regione vinicola del Vulture è un luogo ideale da visitare e scoprire con le sue antiche rovine e tradizioni che risalgono all’epoca romana, qui nacque il famoso poeta latino Orazio.
La vinificazione commerciale nella zona, invece, risale a quasi un secolo fa, ma una nuova generazione di viticoltori ha portato questa zona storica alla ribalta.
La cantina Paternoster è una delle più antiche, icona della produzione dell’Aglianico del Vulture; Fabio Mecca Paternoster, l’enologo, fa parte della nuova generazione che sta lavorando per il futuro di questa promettente regione vinicola.
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“Rimango radicato a Paternoster: è al centro delle mie ambizioni e missione. Questo è il luogo che mi scorre nelle vene da quando ne ho memoria. Mi ha dato la possibilità di diventare quello che sono oggi. Da quando ero giovanissimo, passavo il mio tempo libero in vigna e in cantina. La vecchia cantina era sotto casa dei miei nonni. Soprattutto durante la vendemmia correvo a casa loro per un pranzo veloce dopo la scuola, e poi andavo ad aiutare con la vendemmia e la vinificazione. Oggi mi consulto, ma la mia missione è continuare il progetto di famiglia iniziato con il mio bisnonno oltre un secolo fa”.
Fabio Mecca, Paternoster
Paternoster si estende per circa 20 ettari a terra nera di origine vulcanica, dislocati nelle diverse contrade vitivinicole nell’agro del piccolo comune Barile e ha una moderna cantina
I vigneti si affacciano sul Monte Vulture, vulcano spento che segna i confini di una terra generosa ma misteriosa. Ci piace pensare che il successo dei vini Vulture dipenda in gran parte dalla tenacia e dal talento della famiglia Paternoster, che da oltre un secolo , ha creduto e investito nella varietà Aglianico.
Anselmo, il capostipite, vendette la prima bottiglia di Aglianico della famiglia nel 1925, segnando l’inizio di una produzione acclamata dalla critica, giunta alla terza generazione